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Il Celibato Sacerdotale: Un Elogio dai Papi

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Il celibato sacerdotale è stato oggetto di dibattito e discussione nella Chiesa Cattolica per molti anni, ma è una pratica che ha ricevuto l'approvazione e l'elogio di numerosi Papi nel corso della storia. Questo articolo esplorerà l'importanza del celibato sacerdotale nella Chiesa cattolica attraverso le parole e l'elogio di alcuni dei più influenti Papi della Chiesa.   Papa San Giovanni Paolo II: Un Sostegno Deciso Il Papa San Giovanni Paolo II, il Papa polacco che ha guidato la Chiesa dal 1978 al 2005, ha espresso un sostegno deciso al celibato sacerdotale. Egli ha sottolineato il fatto che il celibato non è una mera regola disciplinare, ma una scelta radicata nell'insegnamento di Gesù Cristo stesso. Nel suo libro "Dona e Discerni," il Papa Giovanni Paolo II ha scritto: "Il celibato sacerdotale manifesta, in modo eccellente e privilegiato, l'essenza della vocazione cristiana e della chiesa come tale."   Questo Papa ha anche sotto

Elogio della castità

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  La castità nei santi è un esempio di virtù straordinaria che merita di essere elogiata. Questa virtù, che implica il controllo delle passioni sessuali e la scelta consapevole di rimanere celibati per amore di Dio, è stata incarnata in modo esemplare da numerosi santi nel corso della storia della Chiesa. Ecco un elogio della castità nei santi:   La castità nei santi: Una virtù luminosa e ispiratrice La castità, nel contesto della santità, rappresenta un'alta forma di autodisciplina e consacrazione a Dio. I santi che hanno abbracciato questa virtù hanno dimostrato una straordinaria forza interiore e una dedizione incrollabile alla loro fede. La castità nei santi è una luce brillante che risplende nell'oscurità del mondo, offrendo un modello di vita basato sulla purezza, la devozione e la generosità.   La castità come testimonianza di amore divino I santi celibi hanno abbracciato la castità non come un sacrificio, ma come un atto d'amore verso Dio. La loro rinunc

Essere preti e celibi si può. Lo dimostrano i santi!

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  Ci sono molti esempi di santi preti che hanno rispettato il celibato nella storia della Chiesa cattolica e di altre denominazioni cristiane. Ecco alcuni esempi notevoli:   San Pietro: San Pietro, uno dei dodici apostoli di Gesù, è spesso considerato il primo papa della Chiesa cattolica. Tradizionalmente, si crede che abbia abbracciato il celibato dopo aver iniziato il suo ministero come apostolo. San Paolo: San Paolo, un altro importante apostolo e scrittore del Nuovo Testamento, è noto per aver vissuto una vita celibe dedicata alla diffusione del cristianesimo. San Giovanni Maria Vianney: Conosciuto come il Santo Curato d'Ars, è stato un sacerdote cattolico francese noto per la sua santità e il suo impegno nel ministero sacerdotale. Ha vissuto una vita di celibato dedicata al servizio della sua comunità. San Pio da Pietrelcina (Padre Pio): Questo famoso sacerdote cattolico italiano ha attirato l'attenzione per i suoi stigmi e i suoi doni spirituali. Ha vissuto una

Il Celibato Voluto da Gesù: Una Scelta di Dedizione Spirituale

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  Il celibato, inteso come rinuncia volontaria ai legami matrimoniali e alla vita familiare, è una pratica radicata nella Chiesa cattolica e in alcune altre denominazioni cristiane. Questa scelta di vita, che spesso è intrapresa dai sacerdoti e dai membri del clero, è considerata una forma di dedizione spirituale profonda. Ma da dove proviene questa pratica, e perché viene vista come un cammino spirituale valido? La radice del celibato nella Chiesa cattolica può essere rintracciata nelle parole e negli insegnamenti di Gesù Cristo stesso. Sebbene Gesù non abbia pronunciato esplicitamente il celibato come un comandamento, ha dato un esempio potente attraverso la sua vita e i suoi insegnamenti.   Gesù e il Celibato Gesù aveva una vita celibe. Non si sposò né ebbe figli, scegliendo invece di dedicare la sua intera esistenza alla predicazione del Vangelo e all'opera di Dio. Questa decisione personale di Gesù ha fornito un modello per molti seguaci, tra cui i primi discepoli,

La richiesta a Papa Francesco: "Permetta ai preti di sposarsi"

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E se anche i sacerdoti potessero sposarsi? Alcune religioni già lo consentono e anche nella chiesa cattolica non è sempre stato vietato. Adesso la richiesta di "rivedere il celibato" diventa formale. A rivolgersi al Papa è il sinodo tedesco. La richiesta arriva a pochi giorni dall' indagine choc sulla pedofilia nel clero,   che ha messo nero su bianco un fenomeno vasto. Troppo. Con almeno 497 minorenni abusati nella sola 'arcidiocesi di Monaco di Baviera dal 1945 al 2019. Sacerdoti con la fede al dito Il sinodo tedesco ha approvato (in prima lettura me ci sarà una seconda votazione in autunno) un documento con il quale - pur esprimendo apprezzamento per il valore del celibato sacerdotale - si propone però di chiedere al Papa un suo allentamento, ovvero un ripensamento del celibato obbligatorio. Si invitano i responsabili della Chiesa tedesca a presentare una proposta al Papa. Si chiede l'ammissione dei sacerdoti sposati nella Chiesa cattolica romana da parte del P

Vaticano, i preti sposati italiani chiedono riforme: «Tanto il celibato viene rispettato raramente»

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L'Associazione dei Preti Sposati che rappresenta poco meno di 5 mila sacerdoti ormai usciti dai ranghi della Chiesa per mettere su famiglia, si sta preparando ai lavori del Sinodo sulla Sinodalità che Papa Francesco ha convocato per l'anno prossimo in Vaticano con i rappresentanti di tutte le conferenze episcopali del mondo. Uno dei grandi nodi da sciogliere è l'abolizione del celibato come da tempo chiedono alcuni episcopati (per esempio quello tedesco e quello brasiliano) e diverse associazioni tra cui quella italiana che proprio ieri ha eletto il nuovo presidente, un ex prete napoletano, 77 anni, quattro figli, Natalino Mele. «Io penso che la Chiesa debba rendere facoltativo il celibato sacerdotale, dando modo a chi viene consacrato di scegliere. Del resto non si può continuare a mantenere una situazione distonica e inoltre dovrebbe essere chiaro che le donne vanno rispettate».  I membri della associazione italiana, spiega Mele, hanno quasi tutti lasciato il ministero ne

“Io prete sposato vi racconto la mia storia”

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S ono passati molti anni da questa memoria per la dispensa dagli obblighi del sacerdozio consegnata nelle mani dell’arcivescovo di Palermo di allora, il cardinale Salvatore De Giorgi, che ha lasciato nell’arcidiocesi un vivo e affettuoso ricordo per il suo impegno contro la mafia e la generosa e assidua cura pastorale. La memoria, è stata redatta da un prete che allora aveva una certa notorietà, fino ad approdare alle pagine di qualche giornale per le sue dichiarazioni antimafia, e che, con tanti omissis , racconta la sua tormentata storia fino all’abbandono del sacerdozio per sposare una donna dalla quale, sembra di capire della memoria, aspettasse un figlio. Sembrerebbe, da quel che si dice in giro, ma noi non ci crediamo e non ce ne importa davvero nulla, che il tizio non sia più sposato.  Il documento che è riemerso come un messaggio in bottiglia dalle infinite acque della rete informatica, è un interessante spaccato sulla vita dell’arcidiocesi del tempo raccontata dagli occh